Il nuovo asfalto hi-tech che salva l’ambiente

asfalto ecosostenibileLa spending review ha profondamente impattato su piccoli comuni ed amministrazioni pubbliche:  regioni, provincie e città metropolitane hanno applicato tagli profondi a spese un tempo tradizionali, tra cui quelle relative all’asfalto. 

Secondo dati resi pubblici dall’Associazione Italiana Bitume Asfalto e Strade (Siteb) la produzione di conglomerato bituminoso è stata pari a circa 23 milioni di tonnellate nel 2013 , con una flessione del il 16 per cento rispetto all’anno precedente.

Mentre in Italia la spending review è direttamente proporzionale al boom della spesa pubblica incontrollata, in altri stati europei e non, si è investito da tempo su soluzioni hi-tech per le strade , con una duplice finalità:  ottimizzare gli investimenti dei piccoli centri e impattare positivamente sull’ambiente.  Scopriamo così che in Spagna ad esempio viene utilizzato un nuovo asfalto sperimentale (Polymix) frutto del riutilizzo di scarti di plastica e penumatici riutilizzati.

A Vancouver si sono sviluppate nuove soluzioni in grado di aggiungere all’asfalto tradizionale una mescola di plastica riciclata. In questo modo si ottiene una sorta di “super colla” in grado non soltanto di compattare il bitume ma di salvaguardare l’ambiente. Infatti il procedimento avviene a freddo e dunque aggira tutti i disagi connessi alla classica applicazione a caldo. A Chicago già dal 2007  un particolare sistema innovativo di drenaggio delle acque piovane consente al manto stradale di auto-regolare la temperatura e soprattutto di evitare di inquinare il terreno con il trasporto nelle falde acquifere di residui di materiali o di scarti di bitume.

Sempre negli USA da diversi anni si utilizzano sulle strada a scorrimento veloce,  mescole anti-ghiacchio a base di silicati. Maggiore sicurezza per i cittadini e risparmio di migliaia di tonnellate di sale nei periodi invernali.  In Svezia, paese tradizionalmente dedito a continui investimenti a tutela della sicurezza pubblica, spopola un nuovo tipo di asfalto “leggero” in grado di rendere più morbido l’impatto con il terreno per i più spericolati motociclisti e ciclisti. E’ bene ricordare che la Svezia è quarta nella speciale classifica mondiale dei paesi ad elevato utilizzo di biciclette. Ciò significa dunque  massima tutela per i cittadini ed attenzione per le esigenze più disparate. Anche in Italia il settore è in fermento.

A Como nel 2010 è stato brevettato il c.d. “Kyoto Asphalt” una nuova mescola di colore chiaro, ad alto impatto ecologico.  Il differente colore rispetto alle soluzioni tradizionali evita il tradizionale effetto ” riverbero” di calore, tipico di questi giorni estivi nelle grandi metropoli assolate. A Milano  si ipotizza utilizzo di asfalto rosso in sostituzione dei “sanpietrini” oramai levigati ed usurati.

Le strade in fin dei conti sono il luogo in cui gli italiani passano il maggior tempo della loro vita. Lavorare su soluzioni alternative  hi tech è d’obbligo anche in ragione di quanto previsto dall’UE in termini di impatto ambientale e riduzione inquinanti.  Dall’asfalto riparte dunque la grande sfida delle nuove tecnologie per un futuro migliore.

Informazioni su Marco Blaset 150 Articoli
Giornalista economico della Federazione Svizzera e Direttore di Outsider News.

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