Luigi De Falco: “Outsider News diventerà una media company, la prima con 2 braccia e 3 gambe”

Da oggi parte il percorso di trasformazione di Outsider News da testata editoriale a media company. Un percorso che durerà dodici mesi, fortemente voluto da Luigi De Falco, editore della testata e presidente del Gruppo H2biz.

Il progetto prevede l’ampliamento dei canali editoriali (da 24 a 35) e della redazione (da 90 a 130 redattori), la creazione di nuovi canali video tematici (12), l’integrazione di contenuti esterni e un nuovo modello di business, definito dall’editore “a 2 braccia e 3 gambe“, che prevede anche la compartecipazione della redazione ai profitti.

L’obiettivo del nuovo Outsider News sarà offrire ai lettori un ventaglio ancora più vasto di approfondimenti tematici e una serie di contenuti video ad alto valore aggiunto, realizzati sia in house che da testate partner.

Nell’intervista che segue Luigi De Falco ci spiega tempi e vantaggi dell’operazione.

Perchè una media company e perchè adesso con un mercato editoriale che non sembra aver ancora trovato un modello sostenibile?
Proprio perchè il mercato editoriale non ha ancora trovato uno standard sostenibile, è il momento giusto per lanciare una media company con un modello di business originale. Non vogliamo certo replicare i modelli di altri grandi player, noi partiamo da una base consolidata che è l’attuale Outsider News: approfondimenti tematici affidati a professionisti indipendenti e sostenuti economicamente da un sistema di royalty per la vendita dei contenuti ad altre testate. Da questa base, già unica per tipo di contenuti e modello di business, siamo partiti per costruire la media company. Non abbiamo mai avuto bisogno della pubblicità, Outsider News si sostiene con la qualità dei contenuti che hanno un valore di mercato.

Quale sarà il “cuore” del nuovo Outsider News?
Sempre il lettore. Al lettore vogliamo continuare a dare qualità e originalità. Se dai al lettore qualità e originalità (contenuti unici, non rintracciabili altrove, qualità dell’approfondimento), il lettore è disposto anche a pagarli. Nessuno pagherebbe per un contenuto che può trovare su un qualsiasi quotidiano o magazine, magari scritto in forma diversa ma dal contenuto sostanzialmente uguale. Questo è il motivo per cui la maggior parte dei tentativi di monetizzare i contenuti sono falliti. Il lettore vuole qualcosa che non può leggere o guardare altrove.

La creazione dei canali video tematici è una rivoluzione per una testata come Outsider News?
Non c’è dubbio, quella è la sfida più difficile, ma abbiamo coinvolto diversi partner che producono contenuti video che ci hanno messo a disposizione una enorme quantità di contenuti video di altissimo valore, che non sono mai riusciti ad avere la visibilità che meritavano per le scelte editoriali del mercato. Abbiamo già in library oltre 1.400 video, tra inchieste, interviste, documentari e cortometraggi. A questi si aggiungeranno i contenuti che verranno prodotti ad hoc per Outsider News e quelli dei nostri partner esteri.

La redazione crescerà di 40 unità. Che tipo di professionalità saranno?
Giornalisti indipendenti ed esperti di settore. Per essere una testata di nicchia abbiamo già una redazione corposa composta da 90 professionisti. Abbiamo cercato degli specialisti settoriali, dei giornalisti con una lunga esperienza di analisi e di inchiesta. Ci hanno detto tutti si, tranne uno che voleva fare il Direttore …

Cosa vuol dire un modello “a 2 braccia e 3 gambe”?
Le 2 braccia sono i contenuti, quelli testuali e quelli video. Le 3 gambe sono le fonti di redditività: pagamento dei contenuti (per articolo/video, per canale tematico, flat su tutti i contenuti), advertising (pubblicità) e royalty per la vendita dei contenuti, che è una fonte di redditività storica di Outsider News, un’innovazione che abbiamo portato nel 2013. Nessuna media company ha questo modello integrato. Poggiare su queste 3 gambe vuol dire mettere al centro il lettore, che valuta la qualità e decide di pagare o meno, e non l’inserzionista. Il lettore al centro garantisce l’indipendenza editoriale della company dagli interessi degli inserzionisti. L’advertising c’è, ma è la gamba su cui puntiamo meno.
Per mantenere sempre elevata la qualità dei contenuti e motivare la redazione, tutti i professionisti che producono articoli e video per Outsider News comparteciperanno agli utili generati dai propri contenuti. E’ un sistema win-win, se funziona, funziona bene per tutti.

Ci sarà un percorso di avvicinamento al nuovo modello?
Si. Per i primi mesi tutti contenuti continueranno ad essere gratuiti per consentire ai lettori di valutarne la qualità. Poi progressivamente alcuni contenuti saranno a pagamento, ma sempre con la possibilità di leggere/visualizzare un’anteprima, non vogliamo che i lettori si sentano costretti a comprare a scatola chiusa. Alcuni contenuti resteranno sempre gratuiti. Abbiamo immaginato un mix a regime di 30% di contenuti free e 70% di contenuti premium. Poi come sempre sarà il mercato a decidere il mix giusto.

Da quando sarà operativa la nuova media company?
Dal primo settembre e contiamo di arrivare a regime per Natale 2017.

Informazioni su Marco Blaset 150 Articoli
Giornalista economico della Federazione Svizzera e Direttore di Outsider News.

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