Nostalgia in passerella: ritornano le supermodelle degli anni 90

Curioso fenomeno quello che ci regalano le passerelle della moda. Da un lato maison e stilisti sembrano essere andati in fissa con il pubblico dei più giovani, veri o presunti, per anagrafe o per semplice convinzione, e non fanno che parlare di millennial come demografia di riferimento, o al limite di millennial mindset come condizione dello spirito nella quale tutti possono immergersi volendo far girare all’indietro l’orologio degli anni che avanzano.

Dall’altro, in totale controtendenza, mandano in passerella modelle di ogni età, allargando lo spettro di ciò che è possibile. Sia chiaro: nessuna glorificazione di arzille nonnette, anche se la terza età sta godendo di enorme fortuna nel campo pubblicitario.

Nei cast delle ultime sfilate milanesi a brillare sono le vecchie glorie degli anni Novanta, donne bellissime e magari oggi poco più che quarantenni, che però per gli standard anagrafici di un mondo che tende a crear formule e insicurezze hanno superato il tempo massimo dell’esposizione. E invece no: le glorie del tempo che fu sono magnifiche.

Lo sono davvero e si vede subito. Calcano la passerella con una fierezza e un magnetismo che le ultime arrivate, spesso a mala pena adolescenti, istruite per camminar veloci e con il broncio inseguendo una stolta idea di cool, non potranno mai avere.

Interpretano il vestito, non lo portano a spasso come manichini animati. Insomma, sono donne, vere e con corpi veri, con i volti segnati e le imperfezioni non celate, con personalità strutturate e una presenza che ruba la scena.

Un “ooohhh” pieno di stupore ha attraversato il pubblico dello show Versace quando in pedana è riapparsa Shalom Harlow, radiosa e flessuosa, con lo stesso sguardo sornione di vent’anni fa, e la nuvola di capelli crespi. Lo show di Salvatore Ferragamo lo ha aperto Stella Tennant, seguita da Georgina Grenville e Carolyn Murphy. Karen Elson ha camminato con le mani sui fianchi per Max Mara e Amber Valletta ha chiuso lo show di Agnona.

La nostalgia per gli irripetibili anni Novanta gioca di certo un ruolo nel fenomeno, ma è il modello femminile che propone a interessare. In una parola? Consapevole. Non c’é nulla di più chic.

Informazioni su Albertina Marzotto 81 Articoli
Esperta di moda e giornalista di costume. Ex Product Manager del Gruppo Marzotto. Autrice del libro "L'abito fa il monaco?" edito da Mondadori.

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