Avanza l’uomo multitasking, ma rimane solo

Le sfide del sapere possono essere risolte in azienda con una nuova concezione di uomo multitasking. Attenzione non si intende con tale accezione fare riferimento a tratti di genialità mista a schizzofrenia.

L’uomo è nato multitasking, così come l’uomo è nato tecnologico. Mentre, quello che sfugge ai più, è che se l’uomo, quale essere organico, non sviluppa le sue qualità, abilità e caratteristiche, man mano le perde, senza più alcun rimedio o quasi. Questo ci insegna la ricerca sul genoma.

In un mondo dove la conoscenza si aggiorna ogni 18 mesi del 50%, dove le relazioni sono ormai più importanti delle informazioni, dove è impossibile sapere tutto, perché non avremo neanche il tempo per poterlo fare (infoglut), diventa sempre più importante “il saper mettere insieme i pezzi”, “il fare da cabina di regia”, l’essere passpartout, il sapere tutto senza sapere nulla di niente, anche perché, nello stesso momento che sai, appena te ne accorgi è già tutto cambiato. Non era mica Albert Eistein che diceva che vale più la fantasia che la conoscenza? Solo un multitaking può avere la “giusta” fantasia ed il sano intuito. Tutti i creativi, i visionari, gli innovatori, sono stati multitasking  (Steve Jobs e Adriano Olivetti su tutti).

Per questo motivo sta diventando sempre più pericoloso essere verticalizzati, così come del resto non si può di certo sopravvivere rimanendo in posizioni di saperi orizzontali. Diventa strategico correlarsi con tutti, relazionarsi con i molti, confrontarsi e poi differenziarsi o prendere una posizione, ma sempre in rispetto ad un approccio olistico. Ed è proprio l’armonia degli opposti che fa nascere il multitasking. Chi per una serie di percorsi si trova già “trasversalizzato” ha la facoltà con poco e comunque con molto meno degli altri di diventare in poco tempo orizzontale, quando e se serve, (sapere comune e distribuito) o verticale (sapere esclusivo), magari solo a richiesta.

L’unico problema è che i multitasking puri sono pochi e in quanto pochi rimangono spesso isolati in un mondo di monotasking.

Informazioni su Stefano Todaro 2 Articoli
Ricercatore Indipendente, amante delle virtù umane, con preparazione trasversale tecnologica e umanistica. Eclettico, dinamico, umile ma determinato. Ama credere che a tutto c'è un rimedio e tutto dipende da come da soli, ma con l'aiuto dell'umanità, riusciamo e possiamo sconfiggere le nostre paure e i nostri limiti. Esperienza ultraventennale in competitività e innovazione di valore.

1 Commento

  1. è vero che l’uomo multitasking non viene creduto.
    Personalemte ho conosco l’ICT, la Meccanica e il nucleare, la finanza, l’industria e l’arredamento, anche le costruzioni edilie e civili; ma la maggior parte delle persone si spiazzano quando parlo dell’una o dell’altra cosa, soprauttto se sono incompetenti e non possono giudirare al veridicità di quello che dico. E sono i più.
    Pensano che non è possibile avere diverse competenze

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