Il Gruppo H2biz, da anni operativo nelle gestione di transazioni di beni e servizi con i paesi ad alto tasso di rischio, ha deciso di scommettere sul Sudan post-sanzioni. Il 12 luglio, infatti, verranno rimosse le sanzioni americane che hanno depresso l’economia del paese africano.
Dopo l’Iran, il Venezuela, la Russia e la Cina, il Gruppo guidato da Luigi De Falco (editore di questa testata) torna in Africa a sei anni di distanza dalle prime operazioni effettuate in Marocco e Algeria attraverso il MED, il network internazionale costituito da H2biz nel 2011.
Lo schema con cui H2biz vuole penetrare in Sudan è quello ormai consolidato: aggregare la domanda di prodotti e servizi, costituire una rete di transazione Italia-Sudan e gestire le transazioni tra le pmi italiane e le controparti sudanesi fornendo supporto operativo, logistico e finanziario. Un modello già applicato agli altri mercati dove opera il Gruppo.
Luigi De Falco: “Il Sudan ha una posizione strategica, è una terra d’incontro tra l’area mediterranea, la Penisola d’Arabia e le regioni a sud del grande deserto. Entrare in Sudan vuol dire aprirsi anche i mercati adiacenti con un occhio di riguardo verso l’Arabia Saudita che sta trasformando la sua economia, oggi basata quasi esclusivamente sul petrolio ma domani costretta a diversificare. Siamo presenti in Africa dal 2011, un continente che conosciamo bene, è da li che è partita la nostra avventura internazionale e rappresenta ancora il nostro primo mercato in termini di volumi. La fine delle sanzioni è un’opportunità per tutto il Made in Italy e, soprattutto, per le piccole e medie imprese che, mai come in questa fase storica di domanda interna latente, hanno bisogno di mercati di sbocco. Saremo operativi in Sudan già dal mese di maggio e contiamo di effettuare le prime operazioni appena verranno rimosse le sanzioni. Arrivare primi è fondamentale per creare un vantaggio competitivo per le imprese aderenti alla nostre reti”.
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