Il mistero piace, suscita attrazione. Sul mistero si fondano le religioni. Essere imperscrutabile protegge il potere dal rischio, o dalla seccatura, delle verifiche. Nella vita personale, il mistero non è meno importante. Il fatto che alcuni uomini e alcune donne, anche senza far nulla, lascino intendere che c’è dell’altro – non si sa se buono o cattivo, se bello o brutto – rende queste persone particolarmente interessanti.
Ma maschi e femmine sono diversi. Nei primi la tendenza a far mistero di sé è spesso legata alla professione e diventa una corazza per respingere gli altri o selezionarne l’accesso secondo criteri razionali o, peggio, utilitaristici. Nelle donne, invece, la tendenza a non svelarsi del tutto, quando questa tendenza c’è, fa parte della loro più intima e originaria natura. Paolo Conte scherza: “Le donne, sai, son misteriose: forse han voglia di far la pipì”. L’Avvocato di Asti ha sempre ragione: agli chansonnier come lui non si può dare mai troto. E però il mistero declinato al femminile non può essere liquidato con una battuta.
Dire chi sia la donna misteriosa è impossibile. Ogni mistero, come direbbe il librettista della Tosca, è chiuso in sè. La riservatezza del linguaggio e dei modi certo conta. Ma la misteriosa può conversare anche a lungo, purché non lasci trasparire il suo vissuto. Qualcuno potrebbe pensare a una forma di timidezza. Niente di più sbagliato: tacere di sé mentre ci si interessa al mondo e all’altro è segno di una incrollabile sicurezza. Raccontarsi, invece, è come invocare solidarietà e approvazione: un’ammissione di debolezza. D’altra parte, gli uomini attenti sanno leggere la differenza tra timide e misteriose già dal linguaggio non verbale: le prime fanno tenerezza; le altre camminano in un certo modo, sorridono senza lasciarsi andare, si vestono con gusto, guardano e vedono senza lasciandosi guardare senza lasciarsi vedere.
Le misteriose possono trasgredire e non essere mai volgari: Charlotte Rampling fotografata nuda da Helmut Newton è più elegante di una bella signora in abito da sera, perché dietro quel ritratto al limite c’è il “Portiere di notte” e, ancor più, la storia di una donna androgina che ha tenuto per anni due uomini nello stesso letto senza dare scandalo ma dando, e dandosi, piacere. La misteriosa è sempre conquistabile e mai conquistata. Per questo può far perdere la testa a un uomo (a uno?) più di quanto non possa fare una semplice bellezza, fosse pure associata a intelligenza e cultura.
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