Salomone (AD Findomestic): “Oramai da anni i consumatori non associano più il concetto del credito alla vergogna”

Come se la passa il settore del credito al consumo? Quali sono le nuove dinamiche? Lo abbiamo chiesto a Chiaffredo Salomone, Amministratore Delegato di Findomestic, l’istituto di credito italiano specializzato nel credito alle famiglie per l’acquisto di beni e servizi ad uso privato.

Come valuta la tendenza del credito al consumo in base ai dati dell’Osservatorio dei consumi 2020?

L’Osservatorio Findomestic rileva come consumi e credito al consumo risultino in crescita da 6 anni. Dopo la marcata contrazione del biennio 2012-2013, a partire dal 2014 i consumi delle famiglie hanno intrapreso un trend di crescita continuativo, al pari del mercato del credito al consumo, che per sua stessa definizione è strettamente connesso all’evoluzione dei consumi.

E particolarmente dinamici, negli ultimi 6 anni, sono risultati proprio i consumi dei beni che più si prestano per essere acquistati con formule di pagamento rateali: i beni durevoli e quindi auto, mobili, elettrodomestici e beni tecnologici. Beni definiti “non strettamente necessari” ma che oggi rappresentano requisiti fondamentali per migliorare la qualità della propria vita. Per questo mi sento di dire che il credito al consumo ha rappresentato in passato e rappresenta tutt’oggi sempre più una leva fondamentale a sostegno del life-style degli italiani che non a caso, stando alle rilevazioni dell’Osservatorio Assofin 2019, nell’80% dei casi avrebbero dovuto rinviare nel tempo o abbandonare un progetto d’acquisto importante se non avessero potuto contare sul credito al consumo.    

Ci parli del Findomestic Camp sull’educazione finanziaria. È prevista anche una edizione 2020?

Sì, certamente, ci sarà anche un Findomestic Camp 2020. Il Camp fa parte del progetto molto ampio col quale accompagniamo le studentesse e gli studenti delle scuole superiori per tutta la durata dell’anno scolastico. PerCorsi Young – questo il nome del progetto – si sviluppa in più momenti, a partire dal coinvolgimento dei docenti, per poi proseguire con gli interventi di persone Findomestic presso scuole in tutta Italia e con concorso didattico che premia le scuole i cui elaborati sono stati selezionati come quelli più innovativi tra quelli ricevuti. Il “premio” è la partecipazione al Camp di due giorni, a Firenze, per affrontare una sfida su ulteriori temi legati all’ambito dell’educazione finanziaria.

Accanto a queste attività, parallelamente, l’Educazione Finanziaria Findomestic è completata da una vasta offerta di contenuti digitali disponibili in Rete e su App dedicata, e dagli stage di Alternanza Scuola Lavoro attraverso i quali ospitiamo gli studenti in oltre 70 delle nostre filiali.

PerCorsi Young è nato nel 2013 ed è ormai un tratto distintivo di Findomestic, un impegno che rinnoviamo con convinzione, coinvolgimento e passione.  

Quali sono i numeri consolidati di Findomestic del 2019?

Findomestic ha chiuso il 2019 con un bilancio positivo. I flussi di credito erogato sono cresciuti del 6% rispetto all’anno precedente e sono risultati superiori ai 10 miliardi, garantendo alla nostra società una quota di mercato del 14,5%, una quota che conferma Findomestic come leader di mercato. Un risultato importante che abbiamo raggiunto al termine di un anno in cui la nostra società ha consolidato la relazione con i propri Partner, investito per offrire al cliente una user experience sempre migliore e arricchito la gamma dei propri servizi con un’importante novità, un conto corrente che ha nell’interfaccia digitale uno dei suoi principali punti di forza.

Lei ha dichiarato nel 2018 che volete “mantenere gli indicatori di rischio sotto controllo e possiamo affermare che la politica di lotta contro il sovraindebitamento è da sempre alla base del successo della nostra azienda. La situazione sta migliorando anche a livello di mercato”. Qual è la situazione attuale?

Confermo quanto detto nella precedente occasione. Per Findomestic, ma più in generale per il Gruppo BNP Paribas, il tema della lotta al sovraindebitamento era e resta centrale. Proprio nel 2019 sono state riviste le politiche di accettazione e sono state introdotte nuove regole per la valutazione del merito creditizio. Azioni queste che, insieme a tutta una serie di altre iniziative, mirano ad offrire al cliente un credito che possa definirsi “responsabile” e quindi un finanziamento “su misura” che possa permettere alla famiglia di realizzare i propri progetti d’acquisto e allo stesso tempo di poter mantenere la capacità di rimborso.  I nostri indici di credito responsabile, quali la percentuale di pratiche integralmente saldate dal cliente o la percentuale di rimborsi completati senza incidenti, ci consentono oggi di dire che il rischio in Findomestic è sotto controllo. Così come mediamente nel resto del mercato.

Secondo Mark Twain “Un banchiere è uno che ti presta il suo ombrello quando c’è il sole, ma lo rivuole indietro appena inizia a piovere”. Voi come vi comportate?

Per risponderle faccio riferimento a quanto detto all’inizio di questa intervista: l’80% degli italiani dichiara oggi che senza il credito al consumo, e quindi senza l’operato di aziende come Findomestic, sarebbe stato costretto a rinviare un progetto d’acquisto o addirittura a rinunciarvi.

Per tornare a Mark Twain, per le famiglie con una buona situazione economica pagare a rate è una comodità più che una necessità, un “ombrello” utile ma non necessario. Laddove invece la famiglia ha bisogno di un sostegno per fronteggiare un acquisto importante o per far fronte ad una spesa imprevista, Findomestic offre un ombrello e, nell’interesse proprio e del cliente, non lo tira indietro…

Nel XVI Secolo William Shakespeare ha scritto di “Non prendere in prestito e non prestare, perché il prestito spesso si perde con l’amico e far debiti rovina il filo dell’economia”

Oramai da diversi anni i consumatori non associano più il concetto del credito alla vergogna.

Se 15 anni fa le campagne pubblicitarie delle società finanziarie erano volte a cambiare la percezione del cliente nei confronti del credito e a combattere il pregiudizio secondo il quale chiedere un finanziamento rappresenta un’onta per una famiglia e un danno per l’economia, oggi possiamo affermare, forti anche dei risultati delle indagini di mercato, che i consumatori riconoscono al credito un’importante valenza sociale e ne apprezzano la comodità e l’accessibilità.

Questa affermazione è ancora attuale secondo Lei e cosa pensa di chi acquista beni senza avere una liquidità disponibile?

Un tempo si diceva che “non si fanno acquisti senza avere i soldi”. In quell’approccio c’era un atteggiamento di assunzione di responsabilità, per il timore di fare il passo più lungo della gamba. Questo atteggiamento virtuoso non è stato perso ma si è evoluto con l’evoluzione degli strumenti a disposizione. Il credito è uno di questi strumenti, e oggi permette un’assunzione di responsabilità ancora più marcata rispetto al passato, perché la valutazione di sostenibilità non è soltanto sulla situazione presente ma anche sulla propria capacità di solvibilità nel medio/lungo periodo. Le scelte sono più ponderate e, conseguentemente, più “sicure.

A maggior ragione perché da anni Findomestic (e non solo Findomestic) porta avanti una concreta azione di lotta al sovraindebitamento.

Giorgio Nadali
Informazioni su Giorgio Nadali 16 Articoli
Giornalista e docente di "Comunicazione e Successo" e "Religioni e Società" c/o Università UniTre, Milano. Titolare di "Giorgio Nadali Giornalismo, Coaching, Formazione". Autore di 14 libri pubblicati con 7 Editori. 2 libri presenti c/o Università di Harvard, USA. Performance Executive Coach per aziende. Ha pubblicato nel 2017 “Buoni & Vincenti. Etica e spiritualità del successo e del denaro, Edizioni Segno, Udine, 2017 e “Chi non si accontenta gode. Accontentarsi della mediocrità è un “crimine”. Scopri le tue capacità per avere ed essere di più”, Lampi di Stampa, Milano, 2018. Il suo nuovo libro è “Talento e Fortuna. Strategia, Psicologia e Spiritualità del Talento e della Fortuna”, Edizioni Segno, Udine, 2020. Ha realizzato servizi e articoli per: Focus, Forbes, Stop, Vero, GQ, Vanity Fair, Luxuo, Rivista Donna, Economy Mag, Fortune Italia, Economia Italiana, Maxim, Esquire, Notizie Nazionali, MarkUp, Inews Swiss, Il Giornale delle Partite IVA, Il Giornale delle Piccole e Medie Imprese, 24 Ore News, Beesness, Voglio vivere così! Magazine, Start Franchising, Global Franchise, QC Magazine, Donna Dominante, Cessari Luxury Magazine, Milano Today, Affari Italiani, Miracoli, Maria, Airone, Jesus, Radici cristiane, Il mio Papa, Vita, Santità, La Voce d’Italia, Ipus News, Tempi, Playboy, Popoli, Mens’ Wall, Studi cattolici, Time is Now.