WhatsApp: nuova informativa privacy per le aziende. Il parere del legale

Lo scorso 15 maggio, gli utenti di WhatsApp si sono trovati dinanzi all’obbligo di accettare i nuovi termini d’uso e la nuova informativa privacy, per poter continuare a fruire del servizio.

L’aggiornamento era inizialmente previsto per l’8 febbraio, ma ha scatenato così tanto caos che l’azienda WhatsApp Inc., facente parte dal 2014 del gruppo Facebook Inc., ha posticipato l’evento di tre mesi.

La piattaforma ha chiarito, e così effettivamente sta avvenendo, che, in caso di mancata accettazione da parte dell’utente, non provvederà a disabilitare immediatamente l’account, ma procederà a progressive disabilitazioni delle opzioni di servizio, fino alla totale eliminazione dell’account, mentre continuerà ad inviare messaggi di invito ad accettare le modifiche.

La notizia ha comunque fatto sì che già dai primi quattro mesi del 2021 ci fosse un aumento del 98% delle installazioni di Telegram, mentre i download di Signal sono aumentati dell’1,192%, sempre su base annua.

L’aggiornamento dei termini e la nuova informativa privacy non cambiano nulla nelle conversazioni tra amici e familiari – l’app continuerà ad avere la crittografia end-to-end, che non permette né a WhatsApp né a Facebook di leggere le conversazioni o condividere i contatti –  ma riguarderà solo l’utilizzo da parte delle imprese.

Tuttavia, oltre al Garante Privacy Italiano, che con una nota in cui dichiarava che la nuova informativa crea confusone per gli utenti, anche il Garante Privacy Tedesco ha espresso perplessità e preoccupazioni: in particolare, sulla trasmissione/scambio di informazioni con Facebook.

Nel comunicato dell’azienda stessa si legge che “le modifiche riguardano lo scambio di messaggi con le aziende, un servizio del tutto facoltativo, e offrono maggiore trasparenza sulle nostre modalità di raccolta e utilizzo dei dati”; gli aggiornamenti approfondiscono anche come le aziende, che si servono di WhatsApp Business per entrare in contatto con i propri clienti, possono usare i servizi di Facebook per la gestione della chat.

Grazie alla tutela offerta dalla norma europea sulla privacy, per gli utenti europei non dovrebbero esserci cambiamenti sostanziali rispetto al regime precedente.

La questione legale verte, evidentemente, quindi sull’obbligatorietà o meno di accettare options e termini d’uso. In applicazione del GDPR, negli stati UE, e quindi anche in Italia, non sarebbe lecito non consentire all’utente di esercitare la propria scelta se aderire o meno al trattamento dei propri dati ai fini di operazioni commerciali e profilazione per campagne marketing.

Ciò rispetta i principi generali del nostro ordinamento giuridico, dove i diritti personali rientrano nella sfera di esercizio personale dell’individuo.

Pertanto, anche senza entrare nel merito delle specifiche modifiche, la problematica giuridica verte sull’obbligo di accettazione di condizioni modificate unilateralmente. Mentre, come noto, ciò è di prassi nei contratti bancari ed assicurativi, sempre nel limite previamente concordato con la sottoscrizione dei numerosi moduli in sede di apertura della posizione, il discorso è molto diverso per la riservatezza delle comunicazioni, fossero anche solo esclusivamente afferenti alla sfera lavorativa.

In attesa di pronunce che, certamente, non tarderanno, da parte del Garante Privacy, non possiamo che sottolineare come tale consenso abbia costituto una forzatura ai principi vigenti nell’ordinamento italiano ed europeo, dove, si ribadisce, i diritti fondamentali e il loro esercizio sono di esclusiva pertinenza del titolare.

Marcella Coccanari
Informazioni su Marcella Coccanari 43 Articoli
L’avv. Marcella Coccanari è la fondatrice e CEO dello Studio Legale e Tributario Coccanari & Partners. Lo Studio è specializzato nell'assistenza alle imprese ed è caratterizzato da una visione ed un’esperienza multidisciplinare ed internazionale. Nasce con il sogno e la mission di assistere aziende di eccellenza, italiane ed estere, a raggiungere i loro obiettivi di espansione, sicurezza e prosperità nei vari mercati internazionali. Questo viene costantemente realizzato con servizi di alta qualità e personalizzati per ogni cliente. Lo Studio ha sede a Roma e Milano, con desk geografici a Londra, Miami e Shanghai e si avvale di un network di corrispondenti locali nei principali mercati del mondo.

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