Airbag esterni, l’ultima frontiera della sicurezza stradale. Come funzionano

Negli ultimi tre decenni, ci siamo abituati a cose che ci sono esplose letteralmente in faccia. L’avvento degli airbag ha fatto miracoli nella protezione degli automobilisti, ma l’evoluzione non è finita qui. Molte persone, specialmente quelle che sono state protette da un airbag, devono essersi chieste: e se mettessimo la stessa tecnologia all’esterno della nostra vettura? Non tutti, però, sanno che il fornitore tedesco di auto ZF Friedrichshafen AG è al lavoro da ben 10 anni sull’airbag esterno. Ora la tecnologia è finalmente pronta per le case automobilistiche, sempre se l’azienda tedesca sia capace di convincerle ad acquistarla.

Percorre l’intera lunghezza delle portiere

Gli airbag esterni funzionano proprio come ci possiamo immaginare. Sono versioni esterne più grandi degli airbag che troviamo normalmente all’interno dell’auto, quei palloncini che si riempiono di “strani gas” per attutire l’impatto del corpo umano durante un impstto. Con il sistema ZF, la carrozzeria esterna contiene un airbag che percorre l’intera lunghezza delle portiere. I sensori del veicolo controllano tutti gli oggetti che sembrano in grado di sbattere contro la fiancata dell’auto e, quando i computer decidono che un incidente possa essere imminente e/o inevitabile, aprono l’airbag. In non più di 100 millisecondi gonfiano l’airbag fino all’altezza di un tipico paraurti anteriore.

Sensori Lidar

I sensori Lidar sono il pezzo finale del puzzle perché pulsano le onde luminose verso gli oggetti in arrivo e misurano il modo in cui le onde vengono riflesse all’indietro. In questo modo, creano immagini tridimensionali dettagliate di tutto ciò che vedono. Nel momento in cui un incidente diventa inevitabile, le brevi latenze di risposta dei sensori lidar e le rapide frequenze di aggiornamento consentono al sistema di rilevare e tracciare rapidamente qualsiasi oggetto in rapido movimento che sta per colpire l’automobile. Anche piccoli cambiamenti nella direzione di un oggetto in arrivo durante questi ultimi millisecondi potrebbero cambiare drasticamente il modo in cui gli airbag dovrebbero innestarsi, quindi il lidar deve essere veloce e preciso.

Progettato da zero

Se pensate che questo sistema possa essere ingombrante in un veicolo, avete ragione. Poiché la tecnologia ZF si integra nella suite di sensori di bordo del veicolo e richiede spazio in aree strutturali chiave, pertanto non può essere installata a posteriori su un’auto che non è stata progettata pensando agli airbag esterni. Il veicolo deve essere progettato fin dall’inizio per fare spazio al modulo airbag ed ai sensori. Gli airbag esterni potrebbero anche funzionare in tandem con sistemi orientati al futuro, come i sistemi di avviso di collisione che avvertono il guidatore quando l’auto sta per colpire qualcosa, ed i sistemi automatici di frenata d’emergenza, che arrestano automaticamente l’auto se il guidatore non frena o non agisce in modo tempestivo. Il controllo adattivo della velocità di crociera, che consente all’auto di tenere il passo automaticamente con l’auto che la precede sulle autostrade, è un altro sistema che utilizza questo tipo di sensori.

Conclusione

I primi airbag esterni ZF potrebbero essere montati dalle auto di produzione entro i prossimi due anni, anche se l’azienda deve navigare attraverso una serie di incognite. Interrogata su questioni normative, l’azienda ha detto che il progetto è nelle prime fasi per chiarire i potenziali ostacoli e spianare la strada per l’introduzione sul mercato di quest’innovativa tecnologia.

Alberto Lattuada
Informazioni su Alberto Lattuada 25 Articoli
Lavora in ambito televisivo fin dal 2003, svolgendo tutti i ruoli fino a debuttare nel 2010 come regista. Inoltre, grazie agli studi umanistici completati all'Università Statale di Milano, scrive per diverse testate cartacee ed online, tra le più importanti: La Discussione, Sprint&Sport Lombardia, Motorionline, Calcio&Finanza e Omnimoto. Ama lo sport e soprattutto i motori, motociclista ed appassionato di auto trova sempre il modo di informare ed allietare i lettori con storie affascinanti ed appassionanti. Nel 2015 realizza il suo sogno di creare da zero un nuovo progetto web: Motorlands, un sito in lingua inglese dedicato alle auto e alle moto.

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