Assistente Virtuale: quando la segretaria lavora da casa

Con l’avvento dei social network e la costante crescita del web, sono nate nuove professioni che fino a dieci anni fa non potevamo nemmeno immaginare: Social Media Manager, Community Manager, Social Media Strategist e Reputation Manager.

C’è una professione, che in Italia non è ancora molto conosciuta, ma che in un certo senso è pionieristica e che potrebbe essere considerata come la madre di tante altre professioni web, che invece sono riconosciute e anche catalogate. Si tratta dell’Assistente Virtuale.

Cos’è esattamente un Assistente Virtuale? 

E’ una professione che nacque negli Stati Uniti oltre vent’anni fa, nel 1992, quando Anastacia Brice, segretaria a tempo pieno, decise di lasciare il suo posto fisso e iniziare a lavorare da casa, fornendo servizi di assistenza esecutiva online.

Da allora, la professione dell’Assistente Virtuale è in continua crescita e ormai non si tratta solo di una segretaria che lavora da casa, ma di una professionista che fornisce servizi di assistenza in forma remota, online.

Esistono certificazioni per gli Assistenti Virtuali, corsi di specializzazione e numerose associazioni nazionali e internazionali, tra cui la più rinomata  è la IVAA (International Virtual Assistants Association).

E’ una professione prevalentemente femminile, anche se ci sono Assistenti Virtuali uomini, ma sono decisamente in minoranza.

Cosa fa esattamente un Assistente Virtuale?

Al di là delle tipiche mansioni di segretaria, come la gestione dell’agenda, delle email, la coordinazione di riunioni e viaggi, il profilo di Assistente Virtuale è oggigiorno estremamente specializzato e orientato a dare supporto a chiunque operi online, ma anche a chi opera offline e sta pensando di utilizzare il web come canale di vendita e/o promozione.

Attualmente esistono Assistenti Virtuali specializzate in Social Media Marketing, nell’organizzazione e gestione di eventi online, in email marketing, blogging e praticamente tutte le attività relative al Marketing Online.

In Italia questa professione si sta introducendo lentamente nel mercato del lavoro, ma riscuote senza dubbio interesse e per ovvi motivi:

  • In primo luogo, sono le aziende, soprattutto le PMI, ma anche i liberi professionisti, che mostrano interesse verso la figura dell’Assistente Virtuale, perché in un momento di crisi economica e tagli al personale, possono contare sull’assistenza di una professionista che si occupi di determinate mansioni, pagando solo per le ore di lavoro effettivamente svolto o i compiti eseguiti, senza tasse, ferie, malattia, ecc.
  • In secondo luogo, vi è un interesse manifesto da parte di tutte quelle persone che hanno perso il lavoro a causa delle riduzioni di personale, o da parte di chi non riesce a trovarlo un lavoro, perché con un investimento minimo è possibile avviare un’attività autonoma e redditizia.

Secondo uno studio condotto dal Census Bureau, oltre 13 milioni di americani lavorano da casa, almeno una volta a settimana, ed è una tendenza in crescita, mentre uno studio effettuato da Cisco System ha evidenziato come le persone che lavorano da casa vedono migliorata la loro qualità di vita.

Queste tendenze fanno supporre che il lavoro del futuro sarà sempre più orientato al telelavoro o ad altre forme di lavoro online, e quindi un’attività professionale come quella dell’Assistente Virtuale, anche in Italia potrebbe essere un’eccellente risposta alla crisi occupazionale.

Informazioni su Mary Tomasso 1 Articolo
Esperta di Social Media Marketing e Social Media Management.

1 Commento

  1. Ottimo articolo Mary !
    Speriamo che il 2014 sia l’anno in cui anche l’Italia si accorga finalmente di quanto può essere d’aiuto un’Assistente Virtuale 🙂

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*