Nel mondo anglosassone l’outsider è una persona che è stata esclusa da un gruppo, tenuta fuori da un ambiente sociale o anche un estraneo. Nell’ippica l’outsider è un cavallo la cui vittoria è inaspettata e quindi costituisce una sorpresa.
Tra i pittori dell’epoca moderna nessuno più di Paul Cézanne è stato escluso dagli ambienti ufficiali della pittura e ha vissuto l’esperienza dell’ostracismo in modo tanto sofferto e per la durata di quasi tutta la sua vita e nessuno più di lui merita di essere considerato un outsider.
Era solo ventenne quando, nella casa di campagna di Aix en Provence, chiamata Jas de Bouffan, organizzò il suo primo atelier di pittore, ma la sua carriera pittorica fu da subito fortemente osteggiata dal padre che lo avrebbe voluto avvocato o banchiere.
Trasferitosi a Parigi tentò più volte di entrare nella prestigiosa École des Beaux-Arts, ma la sua richiesta fu sempre respinta. Al Salon del 1865, mentre Manet scandalizzava il mondo con la sua Olympia, Cezanne inviò un’opera che venne miseramente rifiutata. L’anno successivo un’altra sua opera fu rifiutata al Salon e Paul Cezanne scrisse una lettera di protesta che rimase inascoltata.
Nel 1874 partecipò alla prima mostra degli impressionisti dove presentò ‘La casa dell’impiccato’ e una ‘moderna Olympia’, senza ottenere alcun successo, al contrario di tutti gli altri espositori di indirizzo impressionista che si videro apprezzati e quotati.
La carriera artistica di Cezanne fu costellata dalla disapprovazione dei critici e i continui insuccessi lo portarono a lunghi periodi di isolamento e di depressione.
Cézanne passò i suoi ultimi anni in un quasi totale e volontario isolamento.
Nel corso della sua vita riuscì a vendere una sola tela. Eppure oggi Paul Cezanne è considerato il padre dell’arte moderna, il primo degli impressionisti che ispirò Picasso, Matisse e Modigliani e spalancò la strada a gran parte della ricerca artistica del ‘900.
A tutt’oggi detiene il record di vendita del quadro più caro del mondo con i 250 milioni di dollari pagati per i suoi “Giocatori di carte”. Un vero “outsider” dal successo inatteso, un cavallo dato per sfavorito che ha tagliato per primo il traguardo.
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