Scarpe, passione e innovazione: arrivano il tacco estensibile e la scarpa virtuale

“Così tante scarpe e solo due piedi!”. L’esclamazione di Carrie Bradshaw, la protagonista della serie tv Sex and the City interpretata da Sarah Jessica Parker, è un po’ il manifesto di molte donne (e non solo!).

Che le scarpe siano una passione per molte non è un mistero, ma che gli americani sentissero addirittura il bisogno di coniare un neologismo, Shoeaholic, per indicare la smania di acquistare e collezionare scarpe di ogni tipo, la dice lunga sull’importanza che questo accessorio riveste per il gentil sesso. Anche gli uomini però dimostrano sempre maggiore interesse specie per le scarpe in serie limitata di famosi brand.

Anche in questo campo la tecnologia sta apportando grandi innovazioni e quello che può sembrare un semplice paio di scarpe spesso è un prodotto dalle grandi performance e dal grande valore aggiunto, in termini di ecosostenibilità, indossabilità e comfort.

Sappiamo che le scarpe infatti possono però diventare un vero tormento. Chi di noi non ha sofferto, talvolta fino a sanguinare, pur di indossare quel “sandalo stupendo che non potuto fare a meno di comprare”?

Per alcune è consolidato l’uso di portare in borsa le scarpe o i sandali, quelli belli alti, col tacco a stiletto da mettere ai piedi proprio all’ingresso di quel locale tanto trendy per soffrire il meno possibile.

A tutte le altre che vogliono essere sempre a posto ed indossare in ogni momento della giornata la calzatura adeguata, ha pensato la start up italiana Trillytech che ha creato i primi sandali con il tacco estensibile in tre altezze diverse.

Basta premere un bottoncino posizionato nella parte interna del tacco per allungarne l’altezza da 5, a 6 o 7 cm. Con un tacco dalla caratteristica forma ricurva studiata per consentire alla suola si adattarsi meglio al movimento del piede, questi sandali sono sicuri, perché possono reggere un peso fino a 250 Kg, ecologici, perché realizzati con materiali eco-sostenibili e cruelty free come pelle organica ricavata dagli scarti di uva, di ananas, di cactus e bucce di mela e con plastica riciclata e sono interamente ideati e prodotti in Italia.

Nessun problema di comodità per chi indossa delle sneakers, invece. In questo campo c’è solo l’imbarazzo della scelta, ancor di più se si ha possibilità di cambiare la tomaia semplicemente aprendo e chiudendo una zip.

E’ quello che la (anche in questo caso) italianissima ACBC consente di fare con le sue Zipshoe: scegli una suola e la combini con diverse parti superiori, avendo ogni volta scarpe diverse. Oppure, se hai la tua tomaia del cuore, puoi cambiare solo la suola e “attaccarci” la parte superiore grazie alla cerniera lampo.

Quello che accomuna due tipologie di calzature così diverse come i sandali Trillyshoes e le sneakers di ACBC è l’anima green. Anche in questo caso, infatti, c’è stato un grande lavoro di ricerca per realizzare scarpe sostenibili con materie prime naturali o riciclate, attraverso un processo produttivo teso a ridurre al minimo la propria impronta ecologica e a realizzare il concetto di economia circolare anche attraverso la raccolta dei prodotti calzaturieri dismessi per farne pavimenti antishock per i parchi giochi dei bambini.

Dalla scarpa ecologica a quella iper-tecnologica.

Il nome di questa innovazione del settore footwear ha il suono onomatopeico di una esclamazione da fumetto: Wahu. Lo stupore è d’obbligo infatti quando ci si trova davanti ad una scarpa con una suola intelligente, in grado, cioè, di riconoscere le diverse caratteristiche del terreno che calpesta e quelle del movimento dell’utente che la indossa ed adattarvisi a per aumentare il comfort e la sicurezza.

Un gioiello di tecnologia nato dall’intuizione di una giovane italiana, Patrizia Casali e che presto verrà sperimentata su una capsule collection di 150 calzature diverse e che ha già destato l’interesse di grandi brand del mondo calzaturiero e della moda.

In questo caso, questa suola, che funziona con una scheda elettronica dotata di micro-sensori e che si adatta alle condizioni dinamiche esterne grazie ai dati raccolti e processati dall’ intelligenza artificiale, potrà trovare applicazione sia nel mondo del fashion che in quello delle professioni e dello sport. Potrebbe infatti servire agli operai per prevenire cadute o agli sportivi per migliorare le proprie performance atletiche, così come a chi lavora in luoghi caratterizzati da repentini cambiamenti climatici che richiederebbero di cambiare diverse tipologie di scarpe in una stessa giornata.

Se la tecnologia pervade la nostra vita, non potevano mancare anche le scarpe virtuali. Ci ha pensato Gucci, che ha lanciato un paio di sneakers che si possono indossare solo online. La tecnologia usata per realizzarle è la realtà aumentata usata per creare modelli 3D che gli utenti possono usare in rete e sfoggiare sui propri profili social. Un paio di scarpe Gucci ad un prezzo popolare (11,99 dollari) disponibili solo nel mondo del web. Infatti non ne esiste la versione fisica e chissà che questo, nel filone della moda virtuale, non ne faccia dei pezzi da collezione.

Valentina Tafuri
Informazioni su Valentina Tafuri 19 Articoli
Giornalista free-lance. Ha all'attivo collaborazioni giornalistiche con varie riviste/giornali, sia della carta stampata (Focus, Donna Moderna, Focus Jr., Il Denaro, La Città, Riflessi) sia con siti web (direttore di www.ecodisalerno.com, ha collaborato con www.infocity.it). Si occupa anche di consulenza aziendale in qualità di addetto stampa e in ambito di comunicazione: piano di comunicazione, giornalista e addetto stampa, organizzazione fiere e meeting aziendali, content manager. Si occupa anche di traduzioni e attività commerciali con l'estero.

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