Tempi bui? Non ci resta che protestare, anche nella Moda

I tempi che stiamo vivendo, anche a volersi mantenere positivi e ottimisti ad ogni costo, non sono certo dei più rosei. Le differenze sociali diventano sempre più grandi. I terrorismi impazzano, sconvolgendo la quotidianità di milioni di ignari e di innocenti. L’oscurantismo, in barba alla fede illuminista nel progresso continuo del sapere, sembra avanzare indisturbato, riportando l’orologio della storia indietro di qualche evo.

E a noi? Non ci resta che protestare, facendo sentire la nostra opinione di cittadini consapevoli di un mondo che non necessariamente deve andare a rotoli. Ci si può anche vestire allo scopo. Mai come di recente, infatti, l’immagine del protestatore è à la page. Terribilmente à la page. Sulle passerelle del prêt-à-porter  maschile, nelle scorse settimane, i contestatori hanno fatto notizia, insieme al bisogno diffuso di una moda più concreta, reale e in definitiva non solo instagrammabile. Forse le due cose vanno addirittura a braccetto: la protesta è contro le falsità del sistema e insieme contro le storture del fashion system, governato troppo a lungo dalle logiche fasulle di influencer e celebrity da strapazzo.

Aveva iniziato anni fa Raf Simons, e oggi in molti gli vanno dietro. Sono inquietanti quanto affascinanti i tipi da Occupy Wall Street di Francesco Ragazzi, in arte Palm Angels, astro in rapida ascesa del nuovo streetwear. Il giovane talento, che alla moda è arrivato dopo aver realizzato un libro fotografico sulla sottocultura degli skater, propone uno stile da brokerstufo del sistema, che impila abiti gessati e felpe a righe, e che soprattutto ha il cappuccio sempre alzato e gli occhiali scuri sempre sul naso, per rimanere in incognito. Da N.Holywood, marchio di culto disegnato da Daisuke Obana, i contestatori paiono addirittura clochard: vivono per strada, avvolti in tutti gli abiti che possiedono, gli averi trasportati in grandi sacchi di plastica. Altrimenti, sono contestatori da libro di storia, eleganti invece che minacciosi, come proposto da Miuccia Prada.

In un caso o nell’altro, una cosa è certa: il classico conservatore è per il momento fuori moda. Non durerà, ma intanto godiamo del clima sedizioso.

Informazioni su Albertina Marzotto 81 Articoli
Esperta di moda e giornalista di costume. Ex Product Manager del Gruppo Marzotto. Autrice del libro "L'abito fa il monaco?" edito da Mondadori.

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