Un piccolo negozio che diventa il gioielliere del mondo. Tiffany è l’apoteosi del sogno americano

La storia di Tiffany è la rappresentazione plastica del sogno americano. Nel settembre del 1837, al n° 259 di Broadway, Charles Lewis Tiffany apriva il suo primo negozio di preziosi. Quel cognome, presto associato a un intenso color acquamarina, sarebbe diventato il simbolo di una delle più prestigiose firme di gioielleria del mondo, sinonimo di eleganza, prestigio e lusso. Da quel piccolo incasso di soli 5 dollari, nel primo giorno di un’attività che includeva persino oggetti di piccola cancelleria, oggi Tiffany è una potenza nel settore dei preziosi. Tanto da essere corteggiata dal colosso francese LVMH, insieme al quale è stata al centro dei rumors per una eventuale acquisizione, poi sfumata.


Una storia lunga e affascinante quella di Tiffany che può essere sintetizzata in 10 momenti d’oro,

Il debutto americano
Dopo l’apertura della prima vetrina a New York nel 1837, e gli scarsi successi che ne seguirono, Tiffany pubblica nel 1845 il primo catalogo di vendita per corrispondenza degli Stati Uniti per presentare agli americani i suoi preziosi. Quel libricino, oggi noto come il cataologo «Blue book», viene tuttora pubblicato una volta all’anno con una selezione dei preziosi più rari del mondo. Da quel momento Charles Lewis Tiffany inizia ad acquistare le pietre preziose di aristocratici europei, tra cui i gioielli della Corona di Francia, e le porta negli Stati Uniti, dando così per la prima volta la possibilità alla società benestante d’America di acquistare dei pezzi di gioielleria importante. Questo periodo, intorno al 1848, segna per Tiffany un momento di svolta, divenendo un vero punto di riferimento per il commercio di diamanti.

Orologi, cronometri e il Diamante Tiffany
Tra gli anni 50 e 80 Tiffany prosegue nella sua ascesa, presentando nel 1852 il suo primo esemplare di orologio, Atlas, alto 2,7 metri, divenuto iconico per essere stato posizionato sopra il negozio di Tiffany sulla Fifth Avenue. Nel 1866 è la volta di Tiffany Timer, il primo cronometro americano e negli stessi anni la gioielleria inizia a produrre eleganti gioielli in oro, rendendo il lusso accessibile agli americani. Tra questi anche l’allora presidente Abramo Lincoln, che acquista da Tiffany un paio di orecchini e una collana di perle per sua moglie per la cerimonia di insediamento alla Casa Bianca. Ma è soprattutto il 1878 a segnare una tappa importante nella storia di Tiffany, quando Charles Lewis Tiffany acquista un diamante giallo da 287,42 carati, una delle pietre preziose più spettacolari al mondo, conosciuto ancora oggi come il Diamante Tiffany. Oggi, questo diamante famoso in tutto il mondo è in esposizione permanente nel flagship store Tiffany sulla Fifth Avenue, dove ogni anno attira più di 300 visitatori ogni giorno.

L’anello di fidanzamento di tutte le storie d’amore
Nel 1886 Charles Lewis Tiffany presenta il Tiffany Setting, l’anello di fidanzamento con montatura a sei griffe con diamante luminosissimo sopra la fedina in oro bianco, divenuto il simbolo delle più grandi storie d’amore al mondo da oltre 130 anni.

A colazione da Tiffany
«Se ci fosse un posto in questo momento che mi faccia sentire come mi sento da Tiffany…» recitava Audrey Heprbun. Si riferiva a quel luogo che nel 1940 viene aperto a insegna Tiffany & co.all’incrocio tra la 57th Street e la Fifth Avenue, una delle zone più importanti di New York per lo shopping. Era divenuto protagonista di un’indimenticata pellicola, «Colazione da Tiffany», un vero classico del cinema di Hollywood e di tutto il mondo, e il primo a rendere protagonista, e a essere fisicamente girato all’interno del flagship store Tiffany.

Return to Tiffany
Nel 1969 fa il suo debutto il portachiavi Return to Tiffany. Ognuno veniva venduto e registrato con un diverso numero di serie affinché, qualora venisse perso, fosse possibile restituirlo al flagship store Tiffany sulla Fifth Avenue per riconsegnarlo al proprietario. Divenuto uno tra gli item più iconici di Tiffany, poi associato a un braccialetto a catena, è tuttora uno dei pezzi più venduti della casa di gioielli americana.

Tiffany home design
Dal 1979, quando John Loring viene nominato direttore creativo della maison, la tradizione di Tiffany si rafforza nel campo del design e inizia a produrre oggetti preziosi per la casa, che ha poi culminato la sua evoluzione nella collezioneHome & Accessories, lanciata nel 2017, grazie alla quale gli oggetti per la casa di uso comune, sono diventati oggetti straordinari, nel puro stile Tiffany.

Verde Tiffany
Verde non solo per il suo iconico color acquamarina, riconosciuto nel 2001 da Pantone come un colore iconico, ma anche per l’attenzione all’ambiente di Tiffany & Co., che nel 2000 consolida il costante impegno per la protezione dell’ambiente e la promozione dell’arte dando vita alla Fondazione Tiffany, che alla sua nascita ha effettuato donazioni per oltre 75 milioni di dollari. Nel 2015, poi, Tiffany nomina il suo primo chief sustainability officer, con l’impegno di raggiungere zero emissioni nette di gas serra entro il 2050.

Diamond keys
Nel 2009 Tiffany debutta con le sue Keys. Ciondoli preziosi, scintillanti, simboli di ottimismo e di speranza, questi pendenti sono divenuti un item iconico per la casa di gioielleria, nonché la dimostrazione di una continua evoluzione del design, che negli anni successivi aveva portato anche alla creazione della collezione di gioielli rigidi Rubedo, celebrativa dei 175 anni della maison, ma anche della linea Tiffany T, icona dell’era moderna del gioiello.

Il blue box cafe
Reed Krakoff arriva da Tiffany come direttore artistico nel 2017 e nello stesso anno la casa di gioielli dà il via al progetto «Blue box cafe», nato proprio all’interno del noto flagship store sulla Fifth Avenue come omaggio a quell’indimenticata film del 1961, permettendo così a tutti, come per Audrey Hepburn, di fare la propria colazione da Tiffany.

Tiffany verso Lvmh
Il 2019 è l’anno in cui le prime voci sulla possibile acquisizione da parte del colosso francese Lvmh (in seguito sfumata) hanno cominciato a circolare. Nello stesso periodo, intanto, Tiffany ha introdotto un nuovo anello di fidanzamento, Tiffany true, e lanciato il progetto Diamond source con lo scopo di impegnarsi sempre più a fornire informazioni sulla provenienza dei suoi diamanti, e garantire quella trasparenze e fiducia, che ha reso Tiffany un luogo speciale. Per Audrey, per l’America, per il mondo intero. 

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