“Caro figlio” potrebbe sembrare il più classico degli incipit di una lettera, ma se ci ferma a riflettere un attimo, quanto esattamente è caro un figlio? Quanto grava sul portafoglio di una famiglia per mantenerlo?
Si incomincia già prima della nascita con l’acquisto di carrozzina, lettino, passeggino e quant’altro necessiti ad un neonato, per poi continuare nel corso della vita, con i pannolini, l’asilo, la baby sitter, la scuola, lo sport… un escalation continua fino alla laurea. Che siate genitori potenziali o reali preparatevi ad investire sul vostro erede una cifra che si aggira intorno a 230 mila euro.
Da uno studio del Centro Internazionale Studi Famiglia (CISF), che cita dati ISTAT, emerge che non tutte le famiglie sono in grado di garantire il mantenimento di uno standard di vita ritenuto “accettabile”. Il rischio di collocarsi sotto questo standard, e quindi di vivere in condizioni di “povertà assoluta”, aumenta al crescere del numero di figli. In particolare si osserva un evidente aumento del rischio per le famiglie numerose: quando nella famiglia sono presenti almeno tre figli l’incidenza di povertà assoluta è doppia (8%) rispetto a quella calcolata per il complesso delle famiglie italiane (4,1%) e tripla rispetto a quella stimata per le coppie con un solo figlio (2,6%). La popolazione italiana sopravvive decentemente proprio perché rinuncia ad avere figli.
Ma che cosa si intende per costo dei figli? Nel Rapporto CISF viene definito e misurato il costo di mantenimento (spesa per i soli beni necessari, quali casa, vitto, vestiario), il costo di accrescimento, che misura l’esborso reale per i figli.
Il costo totale di accrescimento è dato dal costo di accrescimento più il valore del tempo dedicato alla cura dei figli, che raramente i genitori conteggiano esplicitamente, ma che sicuramente viene “valutato” per decidere se fare un figlio o meno. Dai dati risulta che la spesa media mensile per i figli a carico è il35,3% della spesa familiare totale.
Il costo mensile di mantenimento del bambino (i soli beni indispensabili) in termini assoluti per la classe di età 0-5 anni è uguale a 317 euro e corrisponde ad un costo di mantenimento per figlio di circa 3.800 euro annui. In media il costo di accrescimento di un figlio (che comprende il costo di mantenimento) è di 798 euro al mese. Le famiglie benestanti spendono per i figli circa l’83% in più delle famiglie povere. Siamo oltre i 9.000 euro annui di costo di accrescimento per il figlio. Se moltiplichiamo questa cifra per 25 anni, il conto è presto fatto: 225 mila euro, spicciolo più o spicciolo meno. Senza considerare poi che questo è l’importo medio visto che le differenze emergono tra Nord e Sud. Far crescere un bambino nel Nord Italia ha un costo di circa il 6% in più rispetto alle regioni del Mezzogiorno. Tutto questo al netto di rette di Università o il mantenimento fuori sede.
Ma cari genitori, o a questo punto dovremo dire poveri genitori, se pensate che sia finita qui vi sbagliate, perché un ragazzo di 25 anni nella maggior parte dei casi non è in grado ancora di mantenersi. Per iniziare una carriera lavorativa ci vogliono ancora master, specializzazioni, stages, quindi una mano sulla coscienza ed una sul portafoglio bisognerà ancora metterla!
Ma per i genitori italiani le brutte notizie non sono ancora finite perché, secondo il CISF “lo Stato italiano non solo non riconosce i costi sostenuti dalla famiglia, ma penalizza la famiglia che ha figli e la penalizza quanti più figli ha.
Inoltre la spesa sociale a favore della famiglia e bambini in Italia è solo all’1,1% del PIL (dati 2005), rispetto al 2,5% della Francia e il 3,2% della Germania. Poiché un punto di PIL italiano vale 15,7 miliardi di euro (2008), colmare il divario rispetto alla Francia comporta una riallocazione di spesa pari a 22 miliardi di euro, che rappresenta sicuramente una cifra impegnativa.”
Quindi, rispetto ai nostri Paese confinanti, la situazione è abbastanza critica, ma se si butta un occhio oltreoceano si tira un sospiro di sollievo.
Secondo dati del Dipartimento dell’Agricoltura americano i nuclei familiari con un reddito medio superiore e 68.500 dollari statunitensi per allevare un figlio, spendono poco meno di 250 mila dollari… ma solo fino a 17 anni. A questo bel gruzzolo vanno poi aggiunte le rette del College, che in alcuni casi sono cifre che arrivano alle stelle, con facoltà che prevedono un costo di 20 mila dollari a semestre e master che arrivano fino a 70 mila dollari per 12 mesi! E allora dopo queste notizie, cari genitori che dire? Una bella fortuna essere italiani!
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