Monolocale o reggia che sia, la nostra abitazione ha sempre rappresentato il nostro rifugio, che si cerca di rendere sempre più accogliente possibile, più funzionale, più sicuro. La tecnologia, in questo, ci dà una grossa mano e ci rende sicuramente la vita più facile. Basti pensare ai numerosi elettrodomestici che ci forniscono il loro ausilio e, ogni giorno, ci aiutano a vivere meglio.
L’ultima frontiera delle tecnologie per la casa è la domotica. I primi passi in tale scienza sono stati mossi nel periodo che viene definito “terza rivoluzione industriale” (che va dagli anni cinquanta del secolo scorso ai giorni d’oggi).
La domotica può essere definita una scienza interdisciplinare che utilizza numerose tecnologie e competenze tra le quali l’elettrotecnica, l’elettronica, l’ingegneria edile, le telecomunicazioni e l’informatica. Tutto questo si traduce nel concetto di “automazione degli edifici” per consentirne una gestione coordinata, integrata e computerizzata degli impianti (distribuzione acqua, gas ed energia, climatizzazione, impianti di sicurezza) delle reti di comunicazione e delle reti informatiche.
Esempi di domotica sono l’impianto elettrico in grado di autoregolare l’accensione o lo spegnimento degli elettrodomestici in modo da non superare la soglia che farebbe scattare il contatore, oppure l’impianto di irrigazione del giardino che regola l’erogazione dell’acqua in base al livello di umidità del terreno. Un altro esempio di domotica è la connessione remota con la propria casa che permette di avere sempre il controllo degli elettrodomestici, del riscaldamento o dell’allarme. Un impianto elettrico intelligente può autoregolare l’accensione degli elettrodomestici. Si tratta di dispositivi utili soprattutto per chi passa molte ore fuori casa o per le seconde case.
La domotica al nostro servizio: costi e benefici. Ma quanto costa realizzare una casa domotica? Molti sono gli studi di settore, che si occupano di quantificare i costi della domotica, ma perlopiù i dati vengono forniti dalle stesse aziende produttrici, che ovviamente ci illustrano il lato positivo.
Il calcolo dei costi per la realizzazione di un impianto di domotica non è di facile stima. Questo accade perché i fattori che incidono sulla somma totale sono molteplici, basti pensare che le tecnologie che mirano alla riduzione dei costi sono in continua evoluzione. Un impianto per una casa tecnologica, poi, può essere di vario livello, perché si va da un’automazione parziale (solo alcune funzioni) all’automazione totale. Inoltre, il costo varia a seconda che l’impianto sia di nuova costruzione o inserito in uno già esistente.
Gli impianti iper-tecnologici hanno costi di realizzazione superiori a quelli tradizionali. Solo per fare alcuni esempi, un impianto di domotica può incidere sulla spesa dal 25% al 100% in più di un impianto tradizionale. Tanto dipende anche da quanti metri quadri si intendono “domotizzare”.
In quanto tempo si riusciranno ad ammortizzare i costi di intervento? Per esempio, in riferimento al calcolo del risparmio energetico si va dai 4 ai 20 anni. Sicuramente tra qualche anno, quando si avrà più ampia diffusione della domotica, i costi di realizzazione si abbatteranno significativamente e di conseguenza si avrà una riduzione drastica dei periodi di ammortamento.
Ma se tanti sono i costi, altrettanti sono i benefici. Uno su tutti: il risparmio di cui è capace una casa “intelligente”. Le forme di risparmio più importanti riguardano i costi della spesa energetica e le emissioni di gas inquinanti. La quantità di risparmio dipende dall’efficienza energetica degli impianti (riscaldamento, rinfrescamento, ventilazione, illuminazione). L’efficienza degli impianti, determina la relativa classe energetica e quindi il costo dell’automazione. E’ stato dimostrato che un sistema di domotica riesce a far risparmiare tanto più quanto maggiore è il livello d’integrazione raggiunto nella casa. Inoltre, il sistema è in grado di monitorare costantemente i consumi, informando l’utente che, a sua volta, è stimolato a porre maggiore attenzione al risparmio energetico.
Ma a chi serve una casa domotica? Per un anziano che passa molto tempo in casa è realmente utile e vantaggioso avere una casa tecnologica? Per poter fare una stima se vi siano realmente dei vantaggi bisogna: definire i bisogni che devono essere soddisfatti dalla domotica; stimare la quantità di risparmio energetico prodotto da ogni classe di automazione degli impianti (classe C, classe B oppure classe A), valutare il costo dell’investimento per ogni classe di automazione e scegliere quella che meglio risponde al budget disponibile e alle aspettative. Ma il vero valore aggiunto derivante dalla domotica consiste sopratutto negli ausili per la gestione della casa, per l’assistenza agli anziani, per la tutela della sicurezza di persone e cose.
Parlando della sicurezza da un’indagine svolta dall’Associazione Nazionale degli Amministratori di Condominio Italiani (ANACI) tra le tecnologie per la security più richieste, il 27% degli amministratori dichiara innanzitutto di aver registrato un aumento di installazioni di impianti di sicurezza in generale. I sistemi di videosorveglianza sono in cima alle tecnologie prescelte per gli interventi di security, seguite dai cancelli automatici e dalle finestre blindate. Per quanto riguarda le altre protezioni vengono, poi, gli impianti antifurto e antintrusione, i sistemi che controllano gli accessi o la presenza di estranei nei pressi delle entrate. I benefici sulla sicurezza, che non sono quantificabili, hanno sicuramente la loro efficacia ed entro alcuni anni nessuno vorrà rinunciarvi, al pari del telefono cellulare e del climatizzatore in auto.
Avere una casa tecnologica è sicuramente utile, non c’è dubbio: basti pensare ai tanti, servizi a cui si può attingere. Già ora non è difficile che nella progettazione e realizzazione di nuovi edifici, i costruttori mettano in opera impianti di domotica, il che, naturalmente, fa lievitare il prezzo della costruzione. D’altra parte va evidenziato che un edificio dotato di moderne tecnologie domotiche acquisisce un valore maggiore grazie all’ottimizzazione dell’energia che ne deriva e che consente anche di soddisfare i requisiti per la certificazione energetica.
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