Sofia Paleari, studentessa del corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università di Parma, trionfa a Providence (USA) nella Product Development Competition della American Association of Cereal Chemists.
Si chiama Beango! Bet you’ll like it, e non è la “solita” crema spalmabile alle nocciole e cacao: contiene infatti un ingrediente inusuale e inaspettato, la farina di fagioli, con importanti ricadute sul profilo nutrizionale.
Beango! è un prodotto rivoluzionario nel panorama delle creme spalmabili, e può fare innamorare anche i non amanti dei legumi: è infatti uno snack leggerissimo, irresistibile e incredibilmente gustoso, ma nel quale non si percepisce il classico “beany flavor” dei fagioli. Inoltre il prodotto è altamente saziante perché ricco di fibre, non contiene grassi e oli aggiunti ed è a basso contenuto di grassi saturi: risulta quindi adatto anche a chi segue una dieta ipocalorica. Con un occhio di riguardo ai nuovi trend di mercato e all’aumento delle incidenze di allergie e intolleranze, Beango! è senza latte e senza glutine, ma soprattutto è un prodotto “vegano” perché vegetale al 100%.
Al meeting di Providence il prodotto ha avuto un ottimo successo ed è andato letteralmente a ruba, cogliendo l’interesse sia di altri studenti sia di figure professionali dell’industria alimentare.
Sofia Paleari ha realizzato Beango! grazie anche alla gentile collaborazione di Roboqbo Srl(Bologna) e col supporto di alcuni docenti e ricercatori del Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Parma, con particolare riferimento alle aree di Tecnologie, Nutrizione e Economia.
Il premio rappresenta una bellissima storia di successo per tutto l’Ateneo e in particolare per il Corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari del Dipartimento di Scienze degli Alimenti, nel cui ambito gli studenti acquisiscono le competenze necessarie per gestire e innovare i prodotti e i processi alimentari e sono pienamente formati per rispondere, anche con proprie iniziative imprenditoriali, alle necessità di sviluppo competitivo dell’industria alimentare, che fortemente caratterizza il territorio locale, regionale e nazionale.
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