La dimensione esperienziale del mondo vino negli ultimi dieci anni è cresciuta esponenzialmente. Winelover e curiosi sono sempre più desiderosi di vivere in modo immersivo la propria passione, vogliono toccare con mano il mondo che c’è dietro ciascuna bottiglia, entrare in una relazione diretta con i territori, con le famiglie di viticoltori, con un mondo che ha mille sfaccettature e tante attrattive e vivere la degustazione in contesti e con modalità rinnovate.
Questo spiega la crescita dell’enoturismo a livello globale: la scoperta dei vini si mescola con quella delle zone di produzione, dei loro segreti e delle loro storie, delle bellezze paesaggistiche e di tutto quanto i territori sono pronti ad offrire in termini di esperienza, dalla dimensione culturale a quella enogastronomica, passando per la conoscenza diretta delle tecniche di produzione e della vita in cantina.
Gli effetti della pandemia, con le restrizioni alla libertà di circolazione che ancora oggi si fanno fortemente sentire, hanno amplificato questo desiderio di esplorazione facendo nascere nuove esigenze che alcuni imprenditori colgono spingendo l’acceleratore.
In Italia ha fatto parlare di sé il progetto del Treno della Dolce Vita lanciato da Ferrovie dello Stato e Arsenale, società attiva nel mondo dell’ospitalità di alta gamma: un lussuosissimo Orient Express degli anni venti che da gennaio 2023 collegherà 128 città, attraversando 14 regioni italiane lungo 16mila km di rotaie, di cui la metà storiche, cioè non elettrificate e vedrà il vino come protagonista assoluto del viaggio tra famose città d’arte e borghi ma anche attraverso angoli suggestivi e nascosti della penisola, alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche e dei grandi terroir.
Oltreoceano invece è stata un’azienda vitivinicola a farsi promotrice di una iniziativa in tal senso. È la Neo Zelandese Invivo Wines, fondata nel 2008 da Tim Lightbourne e Rob Cameron, che poche settimane fa, dopo un lockdown durissimo del paese durato tre mesi e mezzo, ha annunciato la nascita di una propria compagnia aerea pronta al primo volo.
Non si comprende ancora se si tratti di un evento organizzato solo per celebrare la fine delle restrizioni con un paese di nuovo aperto al turismo interno, un’occasione per raccontare il ritorno alla normalità e per supportare allo stesso tempo le realtà produttive locali che hanno vissuto un periodo particolarmente difficile, o di un progetto con ambizioni più a lungo termine rispetto al quale gli ideatori si riservano di analizzare i feedback prima di fare scelte più vincolanti.
Quello che è certo è che per sostenere il lancio di Invivo Air si fa leva sulla possibilità di tornare a viaggiare ma anche delle forti collaborazioni con Francia, Australia, Italia ed Irlanda, oltre alla partnership con Sarah Jessica Parker, la Carrie Bradshaw protagonista di “Sex and the City”.
Un aereo Saab da 34 posti costruito in Svezia collegherà Auckland a Queenstown e accoglierà nel suo primo servizio professionisti del mondo dell’ospitalità e del turismo, oltre agli azionisti di Invivo.
Il programma, che non si esaurisce certo nel breve volo, prevede una degustazione speciale a bordo per i passeggeri e a seguire una serie di attività che si svilupperanno nell’arco di un’intera giornata: visite ai vigneti di Queenstown, alle sue aziende vinicole, oltre al pernottamento presso uno degli hotel di lusso della zona.
Se l’operazione avrà successo, probabilmente la compagnia organizzerà altri voli in futuro, anche con destinazioni più lontane, ma soprattutto accessibili ai turisti stranieri che al momento sono tenuti fuori dal circuito.
Che sia il ritorno al viaggiare lento e via terra, ideale per degustare il vino, o il viaggiare ad alte velocità sopra le nuvole per esplorare le frontiere del nuovo mondo enoico, l’obiettivo per l’imprenditoria, vitivinicola e non solo, resta oggi cogliere l’essenza di un modo sentito e diffuso di vivere la passione per il vino, che mette al centro il desiderio di scoperta da calare in un’esperienza coinvolgente, unica ed indimenticabile.
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