“Non si nasce assassini”. Dietro le quinte degli omicidi, intervista allo psicopatologo forense Armocida

“No, non si nasce assassini. Oggi è ampiamente superato il determinismo biologico di Lombroso dei primi del Novecento, che aveva portato all’apertura dei manicomi sulla scia del è nato delinquente. Ci sono parecchi studi scientifici, in costante aggiornamento, ma da nessuno di questi risulta il cromosoma dell’aggressività”, spiega lo psicopatologo forense Giuseppe Armocida.

E allora, viene da chiedersi, chi ammazza perché lo fa? “Non esistono neppure le caratteristiche tipo di un killer-  prosegue – per mia esperienza la maggioranza degli omicidi sono commessi da persone dal curriculum irreprensibile in un impeto d’ira, solo una parte da malati di mente” D’accordo. Ma come mai leggiamo sui giornali quasi ogni giorno che il tale ha freddato il tal altro? Tutti esseri umani sani di testa e perbene? “Entrano in campo vari altri fattori – continua – che conducono sulle strade errate della delinquenza consapevole, tra cui situazioni socioeconomiche e condizioni di vita familiari. Aspetti incisivi, dalla criminalità organizzata ai singoli senza precedenti penali”.

Giuseppe Armocida, classe 1946 ( “sono nato nell’anno della Repubblica”, dice) è un personaggio brillante e fuori dagli schemi, dai grandi occhi azzurri in costante movimento ed espressività: mai fermi un attimo. Scruta, osserva, indaga. Specialista in psichiatria e medicina legale, docente di psicopatologia forense e, per oltre trent’anni, perito e consulente sia civile che penale nei tribunali. Appunto,uno psicopatologo forense. Figurasostanziale nella cronaca nera, eppure poco nota.Dietro le quinte. Lo psicopatologo forense viene chiamato dal giudice e deve determinare, scientificamente e in rapporto alla legislatura, se l’omicida ha agito d’impulso, per libera determinazione, oppure per annullata o scemata capacità di intendere e di volere.

Oltre a questa valutazione, l’esperto deve esprimere un parere in base al grado di pericolosità sociale del delinquente e stabilire se può partecipare consapevolmente al processo. Una professione complessa, delicata, che richiede più specializzazioni: non a caso ci sono pochi veri e propri psicopatologi forensi in Italia. Precisa Armocida:“Non si può improvvisare né svolgere da autodidatti benché laureati in una disciplina inerente, bisogna aver frequentato scuole ad hoc, accreditate e garantite”.

Le sfumature individuali e le leggi da seguire per l’indagine forense sono molteplici, a partire dal fatto che le patologie di anima e mente sono in continua evoluzione, e così la loro classificazione scientifica. “La schizofrenia, per esempio – racconta Armocida – sino a un po’ di anni fa non era schedata come patologia: questa forma di alterata visione della realtà era attribuita all’umore. Non aveva pertanto valore legale”.

Quindi, sempre per semplificare, l’assassino schizofrenico e l’assassino che non ha dissociazioni della personalità vengono giudicati diversamente per lo stesso reato, poniamo lo strangolamento? “Sì, naturalmente ogni caso è a sé, con le sue specifiche caratteristiche e livello di pena – sottolinea Armocida –  In linea di massima, lo schizofrenico oggi viene mandato nei Rems, le strutture riabilitative psichiatriche perché la scienza medica consente di affermare che ha commesso il delitto in ragione della malattia. Invece, chi è mentalmente sano viene messo in prigione per tot anni, secondo la sentenza del giudice”.

Marina Martorana
Informazioni su Marina Martorana 14 Articoli
Giornalista, autrice e consulente di comunicazione, Marina Martorana è stata collaboratrice fissa di La Notte, il Giorno, l’Europeo, Panorama. E, dal 1989 al 2014, del Corriere della Sera. Ha scritto una ventina di libri di saggistica. Ora vive a Brebbia (VA), è contitolare di Studio 21 - attività di info-comunicazione giornalistica - e scrive gialli ambientati tra arte, storia e natura della sponda lombarda del Lago Maggiore, per far conoscere un’area italiana stupenda e non tanto nota. Al suo primo libro “Morte sul Verbano” ( giunto alla seconda edizione) segue, con lo stesso staff di detective e articolato nella medesima zona lacustre “Intrigo Internazionale sul Verbano”. E’ intenzione dell’autrice crearne una serie. Link: http://www.marinamartorana.it

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*